Come tutti i musei, anche la GASC da marzo 2020 è rimasta chiusa per lunghi periodi. Ma non per questo siamo rimasti fermi! Abbiamo continuato a far vivere il museo, facendo una scelta precisa: mantenere un tessuto di connessioni senza riversare tutto e subito online. La buona comunicazione digitale, infatti, non si improvvisa.
Abbiamo quindi optato per un metodo che coinvolgesse piccoli gruppi di persone, con incontri a distanza e laboratori in presenza (quando possibile) cercando di andare in profondità, interrogando la nostra collezione, sviluppando occasioni e strumenti per scoprirla e conoscerla meglio, documentando man mano il tutto.
Molte delle azioni intraprese fanno parte del progetto OpenArtLab che la GASC ha realizzato in partnership con Fondazione Luigi Clerici e con il cofinanziamento del Bando 57 della Fondazione di Comunità Milano.
Ecco alcune delle azioni realizzate in quest’anno:
– con il progetto “Interpreti della diversità” abbiamo creato dei focus group in collaborazione con Abcittà per raccogliere modi diversi di leggere le opere della collezione, coinvolgendo persone con culture e spiritualità anche molto diverse da quelle in cui le opere del museo sono state create. Abbiamo così iniziato a costruire una “Biblioteca di Interpretazioni”;
– abbiamo tenuto laboratori musicali attraverso uno strumento molto particolare, il Kibo, coinvolgendo i ragazzi che frequentano i servizi del Centro Psicopedagogico della Casa di Redenzione Sociale, come il Centro Diurno e Apprendere Facile per i giovani con DSA, ed anche persone con disabilità del vicino Centro Cura e Riabilitazione. Alcuni dei piccoli gruppi sono giunti a realizzare brevi composizioni musicali ispirate alle opere del museo;
– abbiamo organizzato laboratori con studenti per la creazione di tour virtuali all’interno di Villa Clerici, unendo tecnologia, arte e creatività per accompagnare nella scoperta della villa e delle sue opere d’arte;
– con giovani operatori video del CFP di Rho della Fondazione Luigi Clerici stiamo girando brevi video per illustrare la collezione d’arte; inoltre abbiamo ideato nuovi percorsi tematici per scoprirla sotto nuovi punti di vista.
– stiamo sviluppando una web app che faciliterà la visita della collezione della GASC accogliendo molti dei contenuti sviluppati durante queste azioni.
Insomma, abbiamo continuato a coinvolgere e connettere corpi e menti, a distanza o, quando permesso, in presenza. Molto del materiale accumulato in questo periodo lo andremo a condividere un po’ alla volta con tutto il pubblico.
(LC)