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SANTA GIOVANNA D’ARCO. Tullio Figini

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Da giovedì 26 maggio al 9 giugno 2016 sarà nuovamente visibile al pubblico, nelle sale del museo, l’opera Santa Giovanna d’Arco dell’artista Tullio Figini, presentata in occasione della stagione Museo in Concerto 2016 nella serata del 21 maggio. 

TULLIO FIGINI

(Milano 1902 – 1971)

SANTA GIOVANNA D’ARCO

bronzo

GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei

Autore dell’opera è Tullio Figini, scultore milanese nato nel 1902 e attivo fino agli anni ’70.

Una delle sue opere più note è la grande scultura collocata presso gli uffici delle Poste di Piazza Cordusio a Milano: il Maratoneta, ovvero colui che porta il messaggio, emblema del servizio postale. Meno nota è invece la Giovanna d’Arco scolpita nel marmo di Candoglia e posta in cima a una delle guglie del versante nord del Duomo di Milano.

Le due versioni de la “pulzella d’Orleans” sono estremamente simili ed entrambe risalgono ai primi anni del secondo dopoguerra. Il bronzo conservato dalla GASC presenta maggiori dettagli perché prevede una visione da vicino.

La Santa è raffigurata con l’armatura da soldato e il volto da bambina. È una figura straordinaria che sintetizza gli estremi: è una guerriera e allo stesso tempo una mistica; immersa negli eventi del suo tempo è però capace di vedere dentro l’orizzonte ampio della storia. Ha vissuto meno di vent’anni, ma ha cambiato il corso della storia: ha dato una svolta alla guerra che contrapponeva da cent’anni inglesi e francesi, ha portato il re di Francia a riconquistare il trono, ha posto le basi per il primo stato nazionale moderno. Migliaia di soldati e i loro comandanti la seguirono, le intelligenze più navigate le accordarono fiducia, a lei affidarono le sorti di un regno assieme alle loro vite.

L’artista Figini ha scelto di ritrarla nella postura della statuaria classica: una gamba è dritta e fissa e sorregge il peso del corpo, l’altra è libera. La prima indica come ogni azione parta da un contesto determinato, che è dato e non scelto. La seconda invece sottolinea come ogni vincolo non impedisca di intraprendere una scelta e di procedere liberamente verso una direzione. Il movimento è un atto fisico ma presuppone un atto intellettuale e morale.

La postura del corpo di Giovanna d’Arco esprime una grande libertà interiore ed è segno delle scelte e delle novità che ognuno, indipendentemente dal punto di partenza, è chiamato ad apportare alla storia.